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Avvertire dolore ad una o a più articolazioni è un sintomo comune sia nelle persone giovani che, ancora più frequentemente, negli anziani.
Ci sono molteplici cause che possono determinare questo tipo di sofferenza, dai traumi con lesioni di una o più strutture articolari, all’infiammazione cronica determinata dalle artriti, fino al classico “reumatismo” dell’età.
L’ artrosi, ad esempio, è un tipico fenomeno di deterioramento delle articolazioni dovuto all’invecchiamento dell’apparato scheletrico (con fattori aggravanti quali precedenti fratture o microtraumi, o un sovrappeso che affatichi l’apparato locomotore), e che determina l’insorgenza di sindromi dolorose spesso invalidanti. Ma quali sono le articolazioni che con più frequenza si “ammalano” e dolgono? Potenzialmente tutte, e quindi: Le articolazioni del corpo umano, inoltre, non sono tutte uguali. Si distinguono in: Vi è anche un’altra differenziazione delle articolazioni, che dipende dal tipo di tessuto da cui sono formate, e nello specifico avremo: Diventa importante avere presente l’anatomia delle nostre articolazioni per capire anche da dove possa provenire il dolore: se dalle ossa stesse, o dalle altre strutture che le compongono.
Tra le anomalie più comuni che si accompagnano alla sofferenza articolare (artralgia) si annoverano: rigidità e limitazione nei movimenti, gonfiore, arrossamento della parte, comparsa di ecchimosi sottocutanee ecc. Vedremo più avanti cosa possono significare tutti questi segnali specifici.
In generale, dunque, i dolori osteoarticolari si distinguono in cronici e temporanei, e a seconda della causa (una malattia, una sindrome, una lesione traumatica ecc.), vengono trattati inmodo diverso. Entriamo nel merito dell’approfondimento a partire dalla descrizione di tutti i possibili sintomi che differenziano le varie tipologie di dolore osteoarticolare.
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